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Verifica de visu: Cosa devono sapere i gestori di case vacanza

verifica de visu

In Italia, la normativa sugli affitti brevi è in rapida evoluzione, con una crescente attenzione alla verifica dell’identità degli ospiti. Uno degli obblighi più discussi è la cosiddetta “verifica de visu”, ovvero la verifica obbligatoria di persona dell’identità degli ospiti da parte di gestori immobiliari o host.

Sebbene le attuali normative richiedano la verifica dei documenti di persona, ci sono segnali che il Ministero dell’Interno potrebbe prepararsi ad abilitare metodi di verifica dell’identità a distanza certificati nel prossimo futuro. In questo articolo, esploreremo cosa comporta attualmente il controllo visivo, i recenti sviluppi e cosa dovrebbero aspettarsi i gestori di case vacanza dopo Pasqua 2025.

Verifica de visu: I requisiti

In base a una circolare ministeriale emanata nel novembre 2024, gli amministratori di immobili in Italia sono tenuti a:

Il presente regolamento vieta:

L’obiettivo del controllo de visu è quello di migliorare la sicurezza pubblica, prevenire gli affitti illegali e garantire il rispetto degli obblighi di registrazione della polizia.

Risposta e sfide del settore

Il settore dell’ospitalità, in particolare i gestori di case vacanza, hanno espresso preoccupazione per:

Alcune regioni e associazioni hanno promosso soluzioni alternative che garantiscano la sicurezza ma consentano una maggiore flessibilità grazie alla tecnologia.

L’apertura verso la verifica a distanza

Nel marzo 2025, il Ministero dell’Interno italiano ha segnalato un potenziale cambiamento di policy. Negli incontri con gli stakeholder del settore, i funzionari hanno riconosciuto la necessità di:

Sebbene non sia stato ancora pubblicato alcun aggiornamento ufficiale, si prevede che dopo la Pasqua del 2025 verrà emanata una nuova circolare che definirà quanto segue:

Cosa dovrebbero aspettarsi i gestori di case vacanze

Non è confermato, almeno per ora.

Ad oggi, l’obbligo di controllo in persona rimane in vigore. Nessun documento ufficiale ha modificato la circolare del novembre 2024.

Tuttavia, alcuni segnali indicano che si sta verificando un’apertura parziale verso la tecnologia, che potrebbe includere:

Prepararsi a potenziali cambiamenti

Fino alla pubblicazione degli aggiornamenti ufficiali, i gestori di case vacanza dovrebbero:

✅ Continuare a effettuare controlli di persona per rimanere conformi.

✅ Monitorare gli aggiornamenti del Ministero dell’Interno e delle autorità regionali.

✅ Valutare i fornitori di tecnologia (come Chekin) che offrono soluzioni di verifica dell’identità che potrebbero qualificarsi per la certificazione in base alle norme future.

✅ Informare il personale e gli ospiti sui requisiti attuali e sui possibili cambiamenti futuri.

✅ Pianificare adeguamenti operativi per un modello ibrido se è consentita la verifica remota parziale.

Leggi di più:

AIGAB e Viminale Affitti Brevi: accordo sulle nuove regole per il self check-in

Codice ATECO ISTAT: Variazioni per il Turismo nel 2025

Come Chekin può supportare la conformità

Il check-in fornisce già:

Se la verifica certificata dell’identità remota diventasse consentita, piattaforme come Chekin sarebbero ben posizionate per integrare rapidamente i processi approvati, riducendo al minimo i disagi per gli amministratori immobiliari.

Conclusione

Il dibattito sui controlli “de visu” evidenzia il difficile equilibrio tra conformità, sicurezza ed efficienza operativa nel settore degli affitti per vacanze. Sebbene la verifica di persona rimanga obbligatoria per ora, i segnali indicano un imminente aggiornamento normativo dopo Pasqua 2025.

I gestori di case vacanza devono rimanere informati, rispettare le leggi vigenti e prepararsi ad adottare soluzioni tecnologiche certificate non appena autorizzate. Combinando vigilanza e prontezza, è possibile proteggere le proprie attività e anticipare i cambiamenti normativi.

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